Le lumache venivano mangiate dagli umini primitivi, infatti ci sono ritrovamenti di accumuli di gusci nelle caverne, i primi allevamenti risalgono ai tempi dei romani. La storia individua passaggi in cui la "lumaca" diventa pesce, alcune ricette delle notti dei tempi offrono lo spunto per sagre e ricorrenze molto importanti, gli anziani ricordano che in tempo di guerra si sono nutriti di talmente tante lumache da averne oggi il ribrezzo, a molti viene in mente la raccolta, preparazione e gran mangiata diretta dalla nonna, molti conservano la ricetta di famiglia e la ripropongono nelle opportune ricorrenze.
Nei tempi passati vi era il "Lumacaio" che andava a raccogliere le lumache nei boschi e le vendeva, alcuni le cucinavano e le proponevano direttamente nella ciotola, oggi esistono solo in marcocco per mia conoscenza.
Da anni si sta perfezionando l'allevamento delle lumache come animale da reddito e molti incautamente lo ritengono "Il nuovo eldorado" approcciandolo dal punto di vista soprattutto economico ritenendo automatico l'incasso e poi iniziano i dolori.
Io sono uno dei tanti Elicicoltori Italiani dicono 12.000 ma sono sicuramente uno dei pochi che interpreto questa attività solo pensando alla vendita diretta della produzione e qui rispunta il "Lumacaio 2.0".
Il lumacaio è una delle tante professioni che si sono estinte per effetto della globalizzazione, oramai sono quattro anni che insisto nell'avventura della vendita diretta, tramite i negozi on line posso farvi arrivare le lumache a casa, nei mercati e fiere agricole oltre ai prodotti ci sono pure io, quando riesco non mi sottraggo a cucinarle per gli appuntamenti con somministrazione, molti hanno gustato le "Lumache da passeggio", "Trifolate", alla "Parigina" e le "Lumache de no Atri" magari sopra il "risotto giallo" o solo "risotto con le Viole" o "Pane Fritto".
Ieri mi sono ufficialmente certificato "Lumacaio 2.0" quando dagli autoparlanti dell'Expo 2015 veniva annunciato il mio nome come elicicoltore ospite della trasmissione (in onda il 20 agosto)
La puntata andrà in onda fra circa 15/20 giorni, vedremo come è andata. Oggi ho metabolizzato che è un passaggio importante e mi torna in mente discussioni fatte con colleghi di mercatini tre anni orsono dove il tema era inventare qualcosa di nuovo e io sostenevo che avevo re-inventato le "lumache". Oggi siamo posizionati discretamente i clienti/amici sono molti con segnali evidenti che gradiscono la mia produzione, di cose da realizzare ce ne sono molte e alcune urgenti ma le risorse sono limitate sono ovviamente nella posizione di essere scarsamente bancabile perciò "carne da macello" e con risorse scarse è tutto complicato per restare in regola e fare le cose per bene.
Per essere "Lumacaio 2.0" è necessario vendere almeno € 50.000,00 di lumache all'anno tradotti in KG, tantissimi, altrimenti non esce la pagnotta. Questo è un messaggio ai più che approcciano l'ecicoltura scambiandola con il "nuovo eldorado" ma è vero che la "lumaca" diventa sempre più interessante come cibo del futuro come sostenuto anche da "LISA CASALI". La carne di lumaca è ricca di proteine con discreti sali minerali e pochi grassi che sia una produzione sostenibile è altrettanto vero in quanto le lumache odiano le alterazioni ambientali e vogliono ambienti puri e qui spieghiamo come sia sempre più difficile incontrarle in natura, pesticidi e diserbanti sono nemici per l'abitat ideale. Considerando che la necessità di proteine per la popolazione in continuo aumento non è sostenibile con l'attuale sistema produttivo si stanno introducendo anche gli insetti nella dieta alimentare, le "lumache" penso che siano meglio!!!. Il compito dei nuovi Lumacai 2.0 sarà quello di offrire un prodotto superlativo della giusta consistenza non molliccio che si sgonfia in padella perchè ricco d'acqua ma soprattutto le corrette indicazioni di cottura per evitare che risulti viscido e gommoso altrimenti chi lo approccia per la prima volta ne avrà ribrezzo per sempre. I messaggi rimangono immutati "Lumache!!Quelle buone." e "Lumache per tutti" sono la sintesi del lavoro quotidiano.
Uscendo dalla " grande sagra per gente ricca realizzata da ladri certificati" il pensiero rimane immutato: come sia concesso e sopratutto permesso che l'Italia conosciuta in ogni angolo della terra come il bel paese dove si mangia meglio inalza all'altare di nutrimento gli "insetti" il "cibo spazzatura" e le "bevande gasate" !!!!!!